Blog aziendale: perché averlo e che risultati può portare
Avere un blog, in Italia, è ancora vista come una cosa da appassionati di un certo argomento che vogliono condividere online questa loro passione.
“Food blogger”, “fashion blogger”, tutte definizioni che ci portano molto lontani dalla realtà. Anche perché spesso chiamiamo “blogger” delle persone che non hanno nemmeno un blog, ma magari si limitano a postare foto su Instagram.
In realtà posso assicurarti che i blog aziendali sono un vero motore di business per le imprese. E non serve nemmeno essere dei talenti o avere una creatività immensa.
Il blog aziendale, se lo approcci con metodo e con un piano ben preciso, ha questo compito:
- Posizionarsi sui motori di ricerca
- Intercettare gli utenti che cercano argomenti attinenti al tuo business
- Portare queste persone a comprare da te
Molto semplice. Almeno sulla carta, perché la pratica è fatta di vari aspetti di cui oggi ti parlerò meglio e non sono tutte cose intuitive.
Punto per punto, ecco come si crea, come si coltiva e come si monetizza un blog aziendale.

Cosa scrivere su un blog aziendale?
Un blog aziendale non è il racconto di ciò che accade in azienda e non è semplicemente un aggregatore di notizie aziendali. I comunicati stampa possono andare bene di tanto in tanto, ma non sono certamente la colonna portante del discorso.
Il blog aziendale deve scrivere di ciò che le persone vogliono sapere.
I contenuti devono dare informazioni ai lettori, le stesse informazioni che loro poi useranno per orientare i loro acquisti e scegliere da chi comprare.
Le informazioni sono alla base delle nostre decisioni di acquisto. Per questo le persone cercano continuamente prodotti, servizi e aziende su Google; non per il fine stesso di cercare, ma perché vogliono informazioni.
Ora probabilmente ti stai chiedendo “Ma come faccio a sapere cosa cercano le persone e cosa vogliono sapere?”.
Ci sono diversi strumenti che ti permettono di capire cosa viene cercato su Google nel tuo settore e quante volte viene cercato ogni mese. Le ricerche su Google sono il punto di partenza giusto per sapere da subito quali contenuti creare.
Ottimizzando i tuoi articoli lato SEO, potrai fare in modo che vengano mostrati agli utenti che li cercano e convertire una parte di questi lettori in clienti.
Facciamo anche un esempio pratico.
Se la tua azienda si occupa di ristrutturazioni, potrebbe essere interessante posizionarti per la ricerca “pavimenti moderni” oppure “costi ristrutturazione bagno”. Per farlo userai il blog aziendale, scrivendo un articolo sui pavimenti moderno e un altro sui costi legati alle ristrutturazioni.
Quanto pubblicare sul blog aziendale?
La frequenza di pubblicazione è un argomento delicato e non c’è una sola risposta giusta. Diciamo che, per cominciare, la qualità dei contenuti conta sempre e comunque più della quantità.
Posto che tu riesca a mantenere sempre alto il livello qualitativo, la frequenza di pubblicazione minima è di una volta a settimana. Fare di meno significa, nella maggior parte dei casi, vedere risultati minimi e soltanto dopo anni.
Due o tre volte a settimana, per la maggior parte dei blog aziendali, è il compromesso giusto.
Se vuoi amplificare il tuo sforzo, assumere tre redattori a tempo pieno e pubblicare cinque articoli al giorno può soltanto andare meglio; posto che non è una cosa alla portata di tutti, qui ci interessa capire per lo meno quale sia la frequenza minima per ambire a dei buoni risultati.
Ricordati che ogni articolo dev’essere una fonte di informazioni di qualità, deve essere originale e assolutamente fatto senza “scopiazzare da qualcun altro”. Normalmente un buon blog pubblica articoli tra le 1.000 e le 2.000 parole, anche se questa è una regola empirica e ricca di eccezioni.
Se non hai idea di quanto siano 1.000 o 2.000 parole, considera che in media le pagine di un libro ne hanno circa 4-500. Significa scrivere tra le 2 e le 4 pagine di un libro per volta.
Sappi che nella maggior parte dei casi la scelta più efficiente ed efficace non è quella di delegare la redazione del blog al personale interno.
Quasi sempre è meglio affidarsi ad un professionista del SEO copywriting, che possa aiutarti a creare contenuti ottimi sia dal punto di vista informativo che di ottimizzazione per i motori di ricerca.
Ho gestito ormai qualche decina di blog aziendali, li ho visti crescere e ho avuto il piacere di vedere i frutti di questo lavoro. Se ti interessa aumentare i risultati della tua azienda tramite un blog ben ottimizzato, ti basta scrivermi una email o chiamarmi.
Tutte le aziende dovrebbero avere un blog?
Per buona parte delle aziende no, non ne vale la pena.
Esempi di aziende che non si prestano ad avere un blog sono:
- Bar
- Ristoranti
- Industrie B2B con un mercato fatto di pochi acquirenti e fornitori
- Negozi di abbigliamento
- Coworking
In generale, queste aziende non hanno argomenti su cui fare leva per generare vendite dai motori di ricerca. Potrebbero comunque creare un blog su cui scrivere articoli da sponsorizzare sui social, ma questo è un altro paio di maniche.
Invece ci sono delle aziende che si prestano molto bene a questo discorso. Possiamo fare il caso di un hotel, che attraverso il suo blog racconta il territorio ai turisti che stanno programmando le vacanze in quella zona.
Un altro esempio di attività che può beneficiare molto di un blog è quella dei medici: puoi leggere il caso studio, ad esempio, di come gestendo il blog aziendale di un medico estetico abbiamo reso il suo studio un’autorità nazionale.
Già che stiamo parlando di risultati, magari ti stai chiedendo quanto possa rendere un blog aziendale.
In linea di massima, posso dirti che i risultati variano molto a seconda di cosa vendi, di quanto pubblichi e della qualità dei tuoi contenuti.
In ogni caso non è strano trovare aziende che fatturano decine di migliaia o centinaia di migliaia di euro al mese grazie ai loro blog, anche se chiaramente parliamo di imprese che hanno costruito dei progetti di redazione molto seri.
Se vuoi saperne di più e valutare il tuo caso, comunque, sai dove trovarmi ????