Il tuo ristorante consegna a domicilio? Pensa anche a Google!
Ormai i ristoranti hanno due facce: una in sala, l’altra che si regge su asporto e domicilio. Gli ordini a casa e in ufficio sono diventati la normalità, specie nelle grandi città.
Molti ristoratori si sono già attrezzati per servire i loro clienti anche in questo modo; se anche nel tuo ristorante ora si consegna a domicilio, questa guida è per te.
Oggi scoprirai come Google può aiutarti a ricevere molti più ordini, togliendo potere agli aggregatori di ristoranti e controllando a pieno il modo in cui presenti la tua attività ai clienti.
Intanto, però, mi presento. Se non mi conosci ancora, mi chiamo Manolo Mancini e da 9 anni a questa parte mi occupo di aiutare le aziende a guadagnare di più grazie al marketing sui motori di ricerca come Google.
Perché pensare a Google?
Probabilmente un ristoratore non si sveglia la mattina pensando ai motori di ricerca. Un’attività di ristorazione ha sicuramente altre sfide su cui lavorare, ma sottovalutare questa forma di promozione rischia di farti perdere centinaia di potenziali clienti ogni mese.
Guarda un pochino la foto qui sotto.

Questa è una parte dell’elenco di ricerche su Google che vengono fatte ogni mese dalle persone che cercano un ristorante con consegna a domicilio a Torino. In realtà andrebbe avanti ancora per molto.
Immaginati quanto potrebbe essere prezioso essere il primo risultato che viene mostrato quando le persone fanno queste ricerche. Ci sono persone che chiedono esplicitamente a Google “A chi posso dare i miei soldi per avere in cambio una pizza?”. Il valore è notevole.
I siti come Glovo, Foodora e simili sono sicuramente degli ottimi posti dove essere presenti per attirare clienti; allo stesso modo, però, questi siti sono i primi a voler essere ben posizionati su Google.
Tralasciare i motori di ricerca significa lasciare letteralmente dei soldi in mano ai tuoi concorrenti.
Se le persone scoprissero te quando fanno queste ricerche, invece, avresti un volume costante di prenotazioni che a sua volta crescerebbe tramite il passaparola tra i tuoi nuovi clienti. In un anno il fatturato potrebbe facilmente aumentare del 10/15% con effetti ancora più importanti il secondo anno.
Come si ottiene visibilità su Google?
Diventare visibili sui motori di ricerca è possibile. C’è anche più di un modo per farlo.
In generale, le strade che puoi percorrere sono due:
- Fare in modo che il tuo sito venga scelto da Google e mostrato senza pagare niente sulla prima pagina dei risultati di ricerca
- Finire nella parte più alta della prima pagina attraverso delle pubblicità a pagamento
Chiaramente ogni strada ha i suoi vantaggi e i suoi svantaggi.
Posizionarsi in modo organico, cioè senza pagare Google, non offre nessuna garanzia di riuscirci davvero e richiede tempo. Se ci riesci otterrai un flusso costante di contatti senza costi, ma per arrivarci bisogna lavorare sul tuo sito in un modo molto preciso.
Questo modo passa attraverso contenuti validi, ottenere link da altri siti web, ottimizzare la velocità di caricamento e tanti altri aspetti di cui io mi occupo per professione.
Se vuoi scoprire quanti clienti potresti generare in questo modo e quanto sarebbe difficile arrivare a essere visibili senza fare inserzioni a pagamento, ti basta mandarmi una mail a [email protected]. Sarò felice di offrirti una prima consulenza gratuita.
La strada delle pubblicità a pagamento, per contro, è sicura e ti permette di diventare subito visibile sui motori di ricerca. Al tempo stesso, però, devi mettere in conto i costi della pubblicità. Posso assicurarti che ne vale la pena: spendere pochi centesimi per ogni click in cambio di ciò che ne puoi ricavare è una scelta più che intelligente.
In generale, comunque, per un’azienda ha senso investire in entrambe le direzioni: nel breve termine portare nuovi clienti con la pubblicità a pagamento, nel lungo termine avere successo grazie al posizionamento organico (cioè non a pagamento).
Ma io sono presente sulle app…non basta?
Foodora, Just Eat, Uber Eats, Deliveroo, sono tutte app interessanti su cui un ristorante che punta sulle consegne a domicilio dovrebbe puntare. Allo stesso tempo, però, andare solo in questa direzione ti fa perdere soldi.
Ottenere clienti da Google è decisamente più semplice.

Su Google, per natura, le persone cliccano sul risultato più in alto e se questo risultato le soddisfa si fermano lì. Se non le soddisfa vanno avanti, aprendo altre pagine e vagliando altri risultati.
Il punto è che tu puoi controllare la tua posizione su Google e fare in modo che le persone ti trovino per primo, specialmente con le inserzioni a pagamento. Quando le persone cliccano sulla pubblicità, hai tutta la libertà di portarle ad ordinare da te mostrando i tuoi piatti, i tuoi ingredienti e la qualità del tuo lavoro. Se la tua pubblicità è ben fatta, ordineranno da te senza farsi troppe domande e senza confrontare tante opzioni.
Sulle app di consegna a domicilio, invece, centinaia di ristoranti sono stipati in poco spazio. Le persone saltano da un ristorante all’altro, confrontando tantissime opzioni in poco tempo.
Su un’app è facile che il tuo ristorante non salti all’occhio, oppure che un utente ci passi il dito distrattamente senza dare valore a quel che sta guardando. L’enorme offerta di ristoranti distrae le persone e le porta ad attribuire poco peso a ognuno di questi.
Quando lavori con il tuo sito web, invece, sei libero di gestire il modo in cui ti presenti e di attirare i clienti sfruttando foto, video, testi, tutto come vuoi tu. Una volta che l’utente è sul tuo sito, hai la sua attenzione. Non può passare ad un altro sito con un piccolo tocco del pollice.
App e motori di ricerca sono entrambi punti importanti. Sulla prima ti devi scontrare con centinaia di concorrenti, perché tutti ormai conoscono Glovo, Just Eat e compagnia; sulla seconda strada, invece, la concorrenza è minima.
Perché lasciare dei soldi sul piatto?